Sabato 1 novembre, la SO.CREM di Cremona ha inaugurato il “Futuro Polo Museale” che sorgerà all’interno del vecchio forno crematorio del Civico Cimitero, dismesso con l’entrata in funzione del nuovo Polo per la Cremazione (2014).  

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«La cremazione sta modificando profondamente gli atteggiamenti nei confronti della morte e i rituali funebri ad essa collegati. Insieme alle forme di sepoltura tradizionali, infatti, le nuove generazioni si stanno allontanando dai cimiteri, dai funerali in nero, dai rituali religiosi, per creare nuovi riti più personali e privati».

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«Per commemorare il 15° anniversario dalla morte di mia madre, invece di andare al cimitero, andrò a Disney World.» 

Questo ha dichiarato una delle persone intervistate dal Wall Street Journal nell’ambito di un’inchiesta che ha dimostrato come Walt Disney World e Disneyland siano non solo mete di divertimento per bambini e adulti, ma anche luoghi scelti per la dispersione delle ceneri dei propri cari defunti

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Nei film sembra sempre tutto molto facile. Si prendono le ceneri di un defunto, si disperdono in mare, si trasportano da una parte all’altra dell’Italia (o del mondo) senza preoccuparsi troppo di “dettagli” come le autorizzazioni o i rischi che si possono correre. Ma è veramente tutto possibile? Quanto c’è di reale e quanto di finzione?  

In questo articolo, mettiamo in evidenza le imprecisioni e gli errori in materia di cremazione di un film italiano (18 anni dopo) e di una fiction italiana (Tutto può succedere), che ci permettono di fare chiarezza su un tema per noi così importante come la cremazione.   

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Nel corso dell’estate 2018, ha destato grande scalpore una pubblicità sulla cremazione apparsa nella metropolitana di Londra. Nell’immagine, una giovane coppia in costume da bagno si rincorre su una spiaggia sabbiosa, con i piedi che sfiorano appena le onde del mare.

Sembrerebbe la pubblicità di un tour operator, se non fosse per un dettaglio: i bagnanti non tengono sotto braccio delle tavole da surf, ma delle bare di legno. L’annuncio offre un viaggio sola andata, tutto incluso, con temperature a 870°C che “arrostiscono” a un prezzo di 1,195 sterline (circa 1300 euro).

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Il 17 settembre 2018, il National Museum of Funeral History (NMFH) ha inaugurato The History of Cremation Exhibit, la prima esposizione permanente dedicata alla storia della cremazione in America: dalla cronaca della sua nascita in Pennsylvania nel 1876 fino alla dimostrazione di un processo di cremazione moderno. 

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Sentiamo dire spesso, dai soci della nostra Associazione: “Io voglio la cremazione, ma non voglio il funerale”. Alcuni intendono dire che non vogliono una funzione religiosa, altri che non vogliono proprio alcun tipo di cerimonia (né religiosa, né laica). 

La stragrande maggioranza non vuole il funerale perché ha un obiettivo: non pesare economicamente sui famigliari e fare in modo che possano risparmiare il più possibile nell’organizzazione dell’estremo addio.

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SEFIT-UTILITALIA rende noti i dati consuntivi sulle cremazioni effettuate nell’anno 2017 nei poli crematori italiani, mostrando una crescita costante soprattutto al Nord Italia.

A livello nazionale, le cremazioni sono cresciute del 9,6% rispetto al 2016, con un aumento corrispondente a 13.599 unità. Si pensi che, nel 2017, si sono registrate 155.155 cremazioni contro i 141.556 del 2016.

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Che cosa ci sarà nel futuro della cremazione? Questa domanda è stata posta a una lunga serie di esperti del settore funerario in occasione della centesima convention della Cremation Association of North America (CANA), svoltasi in agosto 2018 a Fort Lauderdale, in Florida. 

Di seguito, abbiamo selezionato, tradotto e rielaborato per voi 9 risposte che, a nostro parere, sintetizzano molto bene quello che potrebbe succedere anche nel mercato italiano della cremazione

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Cinquemila anni fa, il popolo di Stonehenge ha sepolto le ceneri di 58 corpi cremati sotto l’antico e misterioso sito collocato vicino ad Amesbury, in Regno Unito.

Gli archeologi hanno creduto a lungo che i resti appartenessero a persone legate al monumento, ma per oltre un secolo non hanno potuto capire da dove venissero o perché erano sepolti lì. Ora, nuovi e avanzati studi di questi resti hanno permesso di fornire alcune risposte.

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