Pubblicati in maggio 2020 i risultati dello studio commissionato all’Università di Bath da parte di DignityUK per approfondire la relazione tra cremazione e lutto.
L’obiettivo della ricerca, della quale abbiamo parlato in Una ricerca sul rapporto tra cremazione ed elaborazione del lutto, era esaminare la relazione tra i differenti aspetti della cremazione (come la presenza o meno di una cerimonia) e i livelli di dolore provati dai superstiti nel corso del tempo.
Continua a leggereUn amico o un famigliare subisce una perdita e, come spesso accade, ci troviamo di fronte all’incapacità di esprimere la nostra compassione e il dolore che proviamo.
Abbiamo paura di dire la cosa sbagliata e peggiorare la situazione, così ci limitiamo a sussurrare “Condoglianze” e passiamo oltre.
In un periodo come quello che stiamo vivendo, poi, in cui non ci può abbracciare o anche solo stringere la mano, diventa ancora più difficile, perché le parole devono sopperire all’assenza di contatto fisico.
Quindi, cosa è meglio dire?
Continua a leggereCome affrontare il lutto da Coronavirus? Come comprendere quello che è successo e che ci sta succedendo? Come affrontare il senso di morte, di perdita e di smarrimento che questo periodo di emergenza sanitaria porta con sé?
A queste domande risponde il corso online gratuito “La condivisione sociale del lutto da Coronavirus”, organizzato nell’ambito della Scuola Capitale Sociale, che ha inizio il 12 settembre dalle 9.30 alle 13.30 e avrà una durata complessiva di 10 ore diluite in 4 settimane.
Che cosa hanno in comune il telefono del vento del giapponese Itaru Sasaki, la serie TV statunitense UPLOAD, il non più attivo Afterlife Telegrams e Radio Deejay?
In apparenza nulla, in realtà sono quattro esempi che mettono in luce il bisogno umano di continuare a parlare con i defunti, di mantenere vivo il dialogo con chi abbiamo amato e perso.
Il perdurare dell’emergenza sanitaria, sia pure con una maggiore possibilità di movimento rispetto alla necessaria chiusura iniziale, ci mette di fronte alla difficoltà di non poter stare accanto a famigliari e amici che soffrono: un amico che ha subito un lutto, un famigliare che viene ricoverato in ospedale o che vive isolato in una residenza per anziani.
Il fatto di non poter essere presenti fisicamente non deve però farci dimenticare che possiamo comunque offrire la nostra presenza emotiva. Rispetto anche solo a una decina di anni fa, oggi la tecnologia ci agevola notevolmente nel poter dimostrare agli altri la nostra vicinanza, anche senza esserci di persona.
Di seguito proponiamo quindi sette esempi per portare amore e conforto a chi soffre, sia pur mantenendo le distanze: Continua a leggere