La cremazione risulta la pratica funeraria preferita dagli italiani. Questo è quanto emerge da L’indagine sulla domanda di servizi funebri in Italia creata da Orme per l’Istituto Cattaneo.
Un’indagine di grandissimo interesse che ha permesso l’approfondimento di alcuni temi che ci riguardano tutti da vicino: i diritti del malato, le DAT (ex Testamento Biologico), la sedazione palliativa profonda, l’eutanasia e le scelte di fine vita.
Si tratta della ricerca commissionata dall’Associazione Libera Uscita alla società Pepe Research, per sondare il grado di consapevolezza della popolazione anziana italiana in materia di:
Quali caratteristiche dovrebbe avere la morte per essere una “Buona Morte”? Ne parliamo grazie a uno studio americano che ha analizzato i desideri dei malati terminali.
La ricerca ha infatti rielaborato le testimonianze di pazienti terminali, familiari e operatori sanitari insieme a 36 differenti studi sul tema della morte e del morire.
Pubblicati in maggio 2020 i risultati dello studio commissionato all’Università di Bath da parte di DignityUK per approfondire la relazione tra cremazione e lutto.
L’obiettivo della ricerca, della quale abbiamo parlato in Una ricerca sul rapporto tra cremazione ed elaborazione del lutto, era esaminare la relazione tra i differenti aspetti della cremazione (come la presenza o meno di una cerimonia) e i livelli di dolore provati dai superstiti nel corso del tempo.
In Svezia, nelle grandi città, una persona deceduta su dieci viene trasferita direttamente dal letto di morte all’impianto per la cremazione, mentre le ceneri vengono disperse in maniera indistinta da personale addetto.
Si tratta di una tendenza che è passata da meno del 2% all’8% solo negli ultimi 10 anni, almeno secondo i dati riportati dalla Swedish Funeral Home Association, che ha condotto una ricerca e ne ha condiviso i risultati.
La morte è un mistero difficile da definire a qualsiasi età. Da adulti cerchiamo di darle delle spiegazioni, per cui c’è, ad esempio, chi considera la morte come un passaggio verso un Altrove variamente connotato o verso un’altra vita, e chi invece come una luce che si spegne e resta solo il nulla.
Ma da bambini? In che modo i bambini possono comprendere la morte?
Secondo uno studio condotto da Coop Funeralcare UK, uno dei maggiori fornitori di servizi funebri del Regno Unito, la cremazione è ormai diventata parte integrante della tradizione funeraria.
Quattro funerali su cinque prevedono la cremazione del defunto e le statistiche indicano che questa pratica ha ormai superato la sepoltura.
Cremazione, sepoltura o tumulazione? Secondo un recente sondaggio, svolto da TermLife2Go* su un campione rappresentativo di 500 persone, il 43% degli americani intervistati vorrebbe essere cremato.
Il restante 57% si divide tra sepoltura in terra e tumulazione in loculo, ma nessuna delle due opzioni ha ottenuto una percentuale pari alla cremazione.
Ma, quali sono i motivi per cui gli intervistati preferiscono la cremazione?
Secondo un recente sondaggio* commissionato dalla National Funeral Directors Association, il 51,1% degli americani intervistati ha dichiarato che sceglierebbe la dispersione delle ceneri in un luogo d’affezione, mentre solo il 17,6% preferirebbe la collocazione in cimitero.