SO.CREM Bologna ha scelto di intervistare dodici persone di estrazione professionale diversa e di età variabile tra i 18 e i 47 anni. Li abbiamo chiamati “testimonial” anche se questo termine, ce ne rendiamo conto, è per certi versi improprio.
Nessuno di loro aveva ancora effettuato una scelta consapevole verso la cremazione, e nessuno di loro è iscritto a una Socrem; infine, per molti il termine “cremazione” non è presente nel lessico quotidiano ed è, anzi, una parola quasi sconosciuta.
Le domande sono state raggruppate in tre blocchi:
1: Che cos’è la cremazione? Che cosa ti fa venire in mente la parola “cremazione”? Quale pensi sia la posizione del Vaticano al riguardo?
2: Che fine faranno le tue spoglie? Ti è mai capitato di parlare di cremazione negli ultimi tempi? Quali vantaggi pensi che ci siano nel compiere questa scelta?
3: Sapevi che, nella maggior parte dei casi, i parenti decidono di far cremare i resti mortali riesumati? Hai un’idea di che cosa sia necessario fare o disporre per essere cremati? Dopo questa intervista, pensi di informarti su So.Crem Bologna?
Dalle interviste
Esce uno spaccato assolutamente interessante (gli intervistati non erano stati per nulla preparati): emerge, ad esempio, una scarsa, ma giustificata e comprensibile, conoscenza della normativa sulla cremazione e spunta qualche noto pregiudizio.
Nel complesso, si manifesta una buona e sana propensione alla pratica crematoria, spesso supportata da motivazioni legate al rispetto dell’ambiente.