L’urna come oggetto di transizione

L’urna con le ceneri di cremazione può essere considerata un oggetto di transizione utile a elaborare il dolore per un lutto? E gli oggetti di transizione? Che cosa sono?

Ne parliamo in questo articolo.

Gli “oggetti di transizione” o “transazionali” sono, normalmente, utilizzati con i bambini piccoli. I pediatri stessi consigliano alle neo-mamme di dormire con una copertina o con un orsacchiotto nel letto, affinché l’oggetto assorba il proprio odore corporeo.

L’orsacchiotto o la copertina viene poi messa nel lettino insieme al bambino che, attaccandosi all’oggetto, sentirà meno la mancanza della madre.

Si tratta, in definitiva, di un oggetto pensato per confortare, per aiutare il bambino a crescere e a limitare gli effetti dell’ansia da separazione.

Il lutto e gli oggetti di transizione

Viste tali premesse, non ci stupisce scoprire che gli oggetti di transizione possano essere utili anche nell’elaborazione della morte di una persona cara.

Se ci pensiamo, chi di noi non possiede un oggetto appartenuto a un caro defunto? Può essere l’orologio ereditato dal nonno, oppure lo scialle di lana fatto a mano dalla nonna.

Questi oggetti diventano piccole parti delle persone che abbiamo amato e perso; oggetti tangibili che restano anche dopo la loro morte, confortandoci e facendoci sentire tutto il loro amore.

In un commento su Facebook, una signora ha infatti scritto: “Ogni volta che mi avvolgo nello scialle che era di mia nonna, è come se ricevessi un suo abbraccio”.

E se l’urna fosse un oggetto di transizione?

Chi sceglie l’affido, e quindi custodisce in casa le ceneri di una persona defunta, di solito ha bisogno di mantenere un rapporto con il defunto. Magari non è pronto a lasciarlo andare e ha bisogno di tenerlo accanto il più a lungo possibile.

Ecco che, in quest’ottica, l’urna diventa un oggetto di transizione, aiutando il dolente a elaborare il lutto.

Non è un caso che, solitamente, siano i coniugi a scegliere l’affido delle ceneri in casa: il primo che muore viene custodito in casa dal coniuge rimasto in vita e, quando entrambi muoiono, le urne vengono posizionate in cimitero, in una tomba condivisa.

L’urna può essere conservata in casa anche vuota, dopo aver disperso le ceneri, a imperituro ricordo della persona amata e perduta.

Quando l’urna è del proprio animale

Si ringrazia Antonella per la foto

Non si conservano in casa solo le ceneri dei cari defunti, ma anche quelle degli animali da compagnia che, spesso, sono amici insostituibili, tanto che la loro perdita provoca un dolore immenso.

Sono infatti in forte aumento le persone che, dopo la morte del proprio animale domestico, scelgono di farlo cremare singolarmente.

Alcuni disperdono le ceneri in giardino, altri custodiscono l’urna in casa (che oggi può essere decorata e personalizzata a piacimento), così da tenere sempre accanto il migliore amico a quattro zampe.

Per approfondire

Che cosa significa affidare le ceneri a qualcuno?

Leggi l’intervista al Prof. Francesco Campione Dispersione o affido? Le motivazioni di una scelta (pagina 10)

Mantenere i legami con i defunti non è sbagliato

La cremazione degli animali da compagnia