Il primo Natale senza la persona amata

Il primo anno senza una persona cara è spesso il più difficile, ed è ancora più difficile durante il periodo delle festività natalizie, quando ci si può sentire quasi in dovere di essere felici. 

Nell’affrontare il dolore di una perdita, però, è giusto sentirsi tristi, confusi, arrabbiati, persi, soli. Ed è giusto anche sentire di nuovo gioia e felicità, senza sensi di colpa. 

a cura di Alice Spiga – direttrice SO.CREM Bologna

Come abbiamo avuto modo di scrivere in altri articoli sul Natale, questo periodo dell’anno porta con se anche un lato positivo: la famiglia, che si riunisce, che può farci sentire meno soli e con la quale possiamo sentirci liberi di mostrare le nostre emozioni

Certo, le tradizioni natalizie non saranno le stesse senza la persona che amiamo e che abbiamo perso, ma non è detto che – grazie anche al sostegno di famigliari e amici – non si possano creare nuove tradizioni

Di seguito, vi diamo alcuni esempi di tradizioni che potete creare il primo Natale senza la persona amata, sottolineando che sono obbligatorie; a volte, infatti, si ha solo bisogno dell’abbraccio e del calore di chi resta. 

Il primo natale dopo un lutto

1. Si può fare volontariato

Ci sono persone che trovano grande conforto nell’aiutare gli altri e allora perché non approfittare delle vacanze natalizie?

Se volete, potete anche farlo in memoria della persona amata, ad esempio offrendovi come volontari nella casa di cura, o all’ospedale, o presso l’associazione che ha avuto avuto un ruolo nella malattia della persona defunta. 

2. Si condividere storie tramite le foto

Le foto hanno un forte potere evocativo. Tramite le foto, ad esempio, potete condividere storie della persona amata con famigliari e amici, dedicando una parte delle feste al ricordo. 

Oppure, visto che durante le vacanze abbiamo tempo, potreste selezionare, tra le tante foto che sicuramente avete nello SmartPhone, quelle più significative e farle stampare. Si potrebbero incollare in un album, che potreste sfogliare e alimentare Natale dopo Natale

3. Si può accendere una candela

Sentire la mancanza di una persona cara è del tutto normale e, allora, perché non includerla nei riti natalizi?

Una tradizione molto bella è la creazione di una lanterna, che viene accesa in ricordo dei cari defunti, ma lo stesso risultato si può ottenere anche con una semplice candela: la fiamma che brucia identifica infatti la presenza della persona, che viene così inclusa nei riti natalizi.

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4. Si può cucinare

Arrivata a questo punto, devo fare un esempio personale: quando ero una bambina, a Natale, io e mia madre facevamo sempre i biscotti e la casa si riempiva del profumo di zenzero e cannella.

Ora sono molti anni che vivo fuori casa, ma a Natale continuo a cucinare i biscotti e in cucina sento la presenza di tutte le donne della mia famiglia, vive e morte. 

Certi profumi restano dentro di noi per tutta la vita e hanno il potere di richiamare sensazioni e ricordi, di farci sentire uniti, anche nella distanza. Quindi perché non prendervi un po’ di tempo per cucinare un dolce di famiglia? 

Potete farlo da soli, potete coinvolgere bambini, amici, famigliari, potete regalare dolcetti e biscotti fatti con le vostre mani, anche aggiungendo un biglietto con scritto: “Fatti seguendo la ricetta di famiglia”; di certo saranno apprezzati.