Come affrontare il dolore fisico del lutto

Il lutto per la perdita di una persona cara può provocare, tra i molteplici effetti, anche dolore a livello fisico. Lo sostiene la dottoressa Katherine Shear, fondatrice e direttrice del Center for Complicated Grief, nell’articolo How To Deal With the Physical Symptoms of Grief.

Gli effetti fisici del lutto si esprimono attraverso forti dolori muscolari (al collo, alla schiena, alle gambe), emicranie, problemi cardiovascolari e gastrointestinali.

Non ne siamo stupiti. Il lutto può infatti causare un forte choc emotivo in chi lo subisce, che finisce per coinvolgere anche il corpo, con manifestazioni diverse a seconda di come la persona reagisce a situazioni di stress.

Come affrontare i dolori fisici che il lutto può comportare?

Di seguito riportiamo 4 suggerimenti che potete sperimentare, ricordando che:

  • Il dolore fisico è parte del processo di elaborazione del lutto; non c’è nulla di sbagliato o di anormale e, come tale, va accolto e accettato.
  • Non sentitevi obbligati a provare tutto. Scegliete quello che vi risuona più adatto al vostro modo di affrontare situazioni difficili, senza giudizi o preconcetti.

1. Scrivere un diario di dolore

Le emozioni che si provano a seguito di un lutto sono così intense e contrastanti che spesso è difficile parlarne. Un diario di dolore è una cosa del tutto personale.

Aiuta a tirare fuori i propri sentimenti senza preoccuparsi che le altre persone capiscano, a organizzare i pensieri, ad alleviare l’ansia e gli effetti fisici che quest’ultima provoca.

Si scrive solo per se stessi. Non è necessario scrivere ogni giorno, non importa che sia scritto correttamente o se gli scritti saranno tristi, felici o indifferenti; nessuno giudicherà ciò che viene scritto perché nessun altro lo leggerà. 

Per approfondire

Grief Journaling: 10 Healing Benefits

3 modi per elaborare il lutto senza parlare

2. Praticare lo Yoga

Come scrive Nneka M. Okona, autrice dell’articolo già citato How To Deal With the Physical Symptoms of Grief: «Un amico mi ha suggerito di provare il Restorative Yoga oppure lo Yin Yoga. Entrambi hanno un ritmo più lento e comportano il mantenimento delle pose Yoga per periodi più estesi».

«Quei momenti sul tappetino – continua l’autrice – mi hanno cambiato la vita: ero nelle valli del mio dolore, piangendo per un caro amico che avrebbe dovuto essere ancora vivo, e ho trovato uno spazio dove sentire il dolore e rilasciarlo. In poche settimane, il dolore ai fianchi si è dissolto. Il mio dolore è rimasto, ma col tempo mi è sembrato più gestibile».

Per chi volesse provare, in Italia esistono molteplici corsi di “Yin Yoga” e di “Restorative Yoga”, basta una ricerca su Google tipo: “Yin Yoga a Bologna”. Oppure, se non avete voglia di partecipare a dei corsi, ci sono moltissimi video su YouTube, dai quali potete iniziare.

Per approfondire

How To Deal With the Physical Symptoms of Grief

3. Praticare la meditazione Mindfulness

Foto dal gruppo Facebook di Paola Benzi, dove si possono sperimentare meditazioni online anche gratuite.

Abbiamo già avuto modo modo di parlarvi della Mindfulness Psicosomatica, una pratica di meditazione incentrata sulla mente e sul corpo, sul respiro, sulle sensazioni e le emozioni corporee.

«La Mindfulness aiuta ad osservare i pensieri e le emozioni che proviamo, sia positivi sia negativi, senza giudizio e senza opporsi. Si impara ad accogliere il dolore, senza opporsi ad esso, senza lottare contro di esso.

In questa mossa a prima vita strana, contro-intuitiva, forse assurda di entrare in relazione con il disagio e la sofferenza troviamo la possibilità sorprendente di fare spazio, di lasciarci essere».

Per approfondire

Leggi l’intervista a Paola Benzi, istruttrice certificata di Mindfulness: Ritrovare la serenità dopo un lutto grazie alla Mindfulness

4. Fare sport

Il diario, lo Yoga, la meditazione sono tutte pratiche perlopiù “statiche”, di movimento dolce, e non è detto che vadano bene per chiunque.

Di fronte al dolore fisico provocato dal lutto, c’è chi ha bisogno di scaricare la tensione in modo più attivo, camminando, correndo, pedalando, sollevando pesi.

L’attività fisica aiuta infatti a distendere le contratture, a sfogarsi, a smaltire l’adrenalina e a liberare la dopamina (l’ormone del piacere); libera la mente e aiuta la concentrazione.

Un vero toccasana per la mente e per il corpo.

Note

Fondato dalla Columbia University di New York, il Center for Complicated Grief è dedicato a migliorare la vita delle persone che soffrono per un lutto, tramite studi, ricerche e iniziative sul tema.