Quando un film aiuta a elaborare la morte del padre

L’attore e regista Will Smith, intervistato durante il celebre talk show americano Ellen, racconta del suo ultimo film Collateral Beauty, e di quando l’abbia aiutato a trasformare la malattia terminale del padre in un’opportunità.

will smith racconta della morte di suo padre

«I medici dissero che a mio padre restavano sei settimane di vita – racconta Smith – e all’inizio fu paradossale pensare che dovevo lavorare proprio su un copione dove il protagonista non riusciva ad accettare la morte di una persona cara

Poi, l’esperienza dolorosa del padre in fin di vita diventa un’opportunità: poter parlare liberamente insieme al padre della morte, del dolore, del lutto.

«Durante tutto l’ultimo periodo della vita di mio padre, ho condiviso con lui ogni singola idea per questo film. Un film che è diventato il viaggio più personale e più meraviglioso che io potessi intraprendere, dove arte e vita privata si sono fuse insieme.»

«Ed è fantastico pensare – conclude Will – che quello che alla fine abbiamo creato potrà potenzialmente aiutare tante persone che stanno attraversando un periodo difficile. Davvero, è fantastico».

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